La Suprema Corte legifera sulle deleghe

Lettera del 6 novembre 2002

Il porre vincoli alle possibilità di delega vuol dire legiferare, compito che le nostre istituzioni attribuiscono al Parlamento, e non alla Magistratura.

La Magistratura dovrebbe invece FAR APPLICARE le leggi, e la mia esperienza è che è meglio non averne bisogno. Mi astengo da commenti sull'incongruenza e sul contenuto.

Purtroppo non c'è solo il problema che la Magistratura, organo non elettivo, legifera al posto del Parlamento.

C'è anche il devastante problema che le decine di migliaia di leggi che i vari parlamenti (statale e regionali) approvano sono sempre più ambigue. L'ambiguità delle leggi, che ho constatato in varie occasioni, crea spazio a infiniti contenziosi.

Le leggi troppo numerose, spesso semplicemente "comprate" dalle associazioni di categoria, perdono di rispettabilità, e chi le rispetta non è più l'uomo integro che si contrappone al "furbo", ma l'imbecille pericoloso a sé stesso e agli altri, che non solo paga il "pizzo legalizzato", ma pretenderebbe di farlo pagare a tutti.

Le assicuro che le leggi sono volutamente ambigue: non vi sarebbe alcuna difficoltà a formularle in modo perfettamente univoco. Pensiamo solo al rischio che, nel condominio, oltre al "condomino" e al "condominio" nasca anche la nuova figura del "condominio eccettuato il condomino in conflitto di interesse!"!

Grazie dell'accoglienza, e distinti saluti

Franco Nardelli