A inizio giugno dalle nostre parti c'è stato un forte acquazzone, un tifone vero e proprio che ha provocato l'allagamento della nostra casa al piano interrato. Un disastro. I mobili, i tappeti, la caldaia, il palchetto di legno, sono finiti sotto l'acqua. Possiamo ritenerci fortunati perchè la nostra casa è ancora in piedi. In molte altre zone la furia delle acque e le frane hanno cancellato case e paesi. |
Siccome siamo assicurati presso una agenzia di assicurazione che ci ha proposto la formula "Polizza globale fabbricati civili" con alcune garanzie extra tra le quali "eventi atmosferici e socio politici" sulla quale c'è pure una franchigia di 500.000 lire con max indennizzo annuo per sinistro del 100%, abbiamo fatto denuncia del sinistro all'assicurazione, sperando in un risarcimento danni.
E' venuto il perito, ha fatto i rilievi del caso e se ne è andato. Dopo alcuni mesi ci scrive l'Ufficio Liquidazione danni della nostra Compagnia di Assicurazione dicendoci in poche parole che non c'è niente da risarcire.
Noi di assicurazioni ne capiamo poco. L'assicuratore ci ha spiegato che tale tipologia di danno non è coperto dall'assicurazione e che per "evento atmosferico" di solito si intende una tromba d'aria che scoperchia il tetto della casa e dal quale penetra poi l'acqua.
Ah! Cocente delusione. Noi ci sentiamo "fregati". Ma allora a che serve stipulare una polizza per la casa con estensione "eventi atmosferici" e pagare 300,00 euro all'anno se poi, quando ti serve, non funziona o funziona solo in pochi casi particolari.
Al diavolo le assicurazioni casa a questo punto. Se poi vai a leggere le varie clausole, ti accorgi che queste polizze sono congegnate davvero bene. Sulla nostra per esempio ci sta scritto che "La società non risponde dei danni dovuti da rigurgito di fognatura, terremoti, alluvioni, inondazioni, eruzioni vulcaniche" eventi che vanno molto di moda in questi tempi.
Noi proprietari paghiamo le tasse: ICI, IRPEf, TARSU sulle case, abbiamo pagato tasse per le licenze edilizie e per gli oneri di urbanizzazione e paghiamo pure l'assicurazione. Ora ci ritroviamo beffati. Dallo Stato non è arrivato un soldo, dalla assicurazione nemmeno. Abbiamo avuto un casino di danni e dobbiamo fare i lavori di risanamento. Dove li andiamo a prendere i soldi? E' chiaro che daremo disdetta all'assicurazione perché in questo caso non è servita a niente e abbiamo solo buttato via i soldi e non abbiamo intenzione di buttarne via altri.
In questa foto puoi vedere dove è arrivata l'acqua. Il mobile della nonna è diventato di due colori. E' gonfiato e ora le ante non si chiudono più. Il mobile conteneva i libri, libri scolastici, romanzi, saggistica, ecc. che hanno assorbito l'acqua e sono da buttare. Infatti dopo averli messi al sole ad asciugare nella speranza di recuperarli, le pagine sono rimaste come incollate, trasformate in cartoni, impossibili da sfogliare. |
In questa foto invece ti facciamo vedere l'effetto dell'acqua sull'intonaco del muro. L'intonaco è gonfiato e ora si sfarina, mentre la pittura si sfoglia. Il palchetto di legno da piatto e liscio che era si è trasformato in tante onduline in corrispondenza delle giunzioni delle tavole e in avvallamenti al centro delle tavole. |
Ci sono da fare un sacco di lavori per risanare. Lo Stato non ci aiuta, anzi toglie l'agevolazione dell'IVA al 10% sulle ristrutturazioni e la riporta al 20%. Noi abbiamo bisogno di soldi per fare i lavori, ma se questi ultimi finiscono solo in tasse, i lavori aspettano ...