La Confedilizia dice no al libretto fabbricato
Riportiamo in parte l'articolo tratto da "Confedilizia notizie" n. 4, Aprile 2002.
Nuova bocciatura per il "libretto casa" comunale. Dopo quello che voleva istituire il Comune di Lecce è stato bocciato quello che si voleva varare a Foggia.
Il Tar Puglia ha sospeso, su ricorso della Confedilizia, l'ordinanza del Sindaco di Foggia con la quale si ordinava ai proprietari "di ogni unità immobiliare" di trasmettere al Comune, entro il 31 marzo, un libretto - debitamente compilato da un professionista - composto di 7 schede.
Il libretto in questione (in gran parte ripetitivo di quello varato dal Comune di Roma, pure impugnato dalla Confedilizia e per il quale pende ancora il giudizio) atteneva tra l'altro all'esistenza o meno di relazioni geologiche o geotecniche nonché concernenti gli aspetti sismici e, ancora, all'esistenza di servitù e di alberi ad alto fusto, alla tipologia e consistenza delle strutture portanti e del loro stato di conservazione, alla presenza di cavità naturali e/o camminamenti andropici.
Nel libretto si sarebbe anche dovuto fornire l'elenco degli impianti tecnici presenti nel fabbricato nonché natura e stato degli impianti di raccolta acque e fognature, idricosanitari, di adduzione acqua, antincendio, elettrici, di messa a terra, di protezione contro i fulmini, telefonici, citofonici, di telecomunicazioni, termici, di condizionamento, gas, elevatori, e speciali (come - espressamente si esemplificava - telecontrolli accessi, allarme, ecc.: a beneficio di malinenzionati, si direbbe!).
Il Tar ha bocciato il libretto di Foggia anche richiamando una recente decisione del Consiglio di Stato che ha stabilito che per la rilevazione dello stato dei fabbricati, quantomeno sarebbe congrua la ripartizione della relativa spesa per 2/3 a carico del Comune e per 1/3 a carico della proprietà.
"I Tar - ha dichiarato il Presidente confederale - fanno giustizia ad uno a uno dei libretti casa comunali reclamati a gran voce in sede locale (dopo l'avvenuta bocciatura in Parlamento di quello che si credeva di far istituire per legge nazionale) da profesionisti senza lavoro e da costruttori senza committenti, improvvisamente «preoccupati» della pubblica incolumità. ... "
Per saperne di più visita il sito della Confedilizia