Lo sanno gli avvocati dell'UPPI e delle altre organizzazioni di categoria di proprietari e inquilini che la clausola penale su un contratto di locazione viene tassata con 168 euro? Io l'ho scoperto da poco.
Voglio condividere con te questa mia esperienza di registrazione di un contratto di locazione presso l'Agenzia delle Entrate. Alcuni giorni fa sono stato presso l'Agenzia delle Entrate per registrare un contratto di locazione abitativa e per dare a Cesare quello che è di Cesare. C'era una riunione sindacale e sono dovuto tornare indietro in quanto non mi hanno dato udienza, perché era chiuso. Viaggio inutile e tempo perso.
Così l'altro giorno ci sono ritornato per fare il mio dovere di cittadino contribuente.
Scontrino di prenotazione servizio registrazione contratti emesso dall'Agenzia delle Entrate
Purtroppo l'impiegato allo sportello mi ha rifiutato la registrazione del contratto per una questione burocratica su una clausola contrattuale di tutela, dicendomi che dovevo pagare 168,00 euro oltre a quanto già dato a Cesare come tassa di registrazione pagata tramite modello F23, per via di una clausola penale a tutela del locatore. Tassa, tra l'altro, mai chiesta prima d'ora su contratti identici a quello da registrare e già registrati in passato. Così alla precedente giornata persa, si è aggiunta anche questa, come se il nostro tempo di cittadini, per loro, non avesse valore.
Io non lo sapevo che la clausola penale fosse soggetta a tassazione. E' una disposizione che arriva dall'alto, secondo l'impiegato dell'Agenzia delle Entrate.
Prima non veniva applicata, ora sì.
E che? Il guaio è che è cambiato di nuovo il direttore dell'Ufficio e questo qui pare applichi una disposizione del Testo Unico che il direttore precedente non applicava. Evidentemente la Legge è una opinione.
Copertina opuscolo informativo: "registrare contratto di locazione: facile e conveniente" - Agenzia Entrate
Ma diamine! Facile e conveniente col cavolo! L'Agenzia delle Entrate pubblica a nostre spese (cioè a spese dei contribuenti) tanti opuscoli informativi per informare e facilitare il pagamento delle tasse. Tra questi anche un opuscolo intitolato "Registrare il contratto di locazione: facile e conveniente", come quello sopra riportato e scaricabile da Internet. Tuttavia la disposizione in merito alla tassazione della clausola penale sui contratti di locazione, sull'opuscolo non è riportata. Come mai non viene spiegata la cosa? E allora a che serve stampare opuscoli informativi a spese dei cittadini se poi non danno tutte le informazioni chiare e complete?
A mio avviso sono soldi buttati al vento.
La copertina del libro: "Il contratto libero nelle locazioni" scritto dall'avvocato Ciro Parisi, edizioni giuridiche Simone
Quando faccio un contratto cerco di informarmi il più possibile acquistando nelle librerie giuridiche libri specializzati nel settore, scritti da persone competenti come avvocati e dottori. E' il caso del libro: "Il contratto libero nelle locazioni" scritto dall' avvocato Ciro Parisi, edito da Edizioni Giuridiche Simone, come puoi vedere in fotografia. Questo libro, ben fatto, spiega varie tipologie di contratti stipulati dall'UPPI, dalla Confedilizia e dalle organizzazioni di categoria inquilini: Sunia, Sicet, Uniat, riportando interessanti commenti.
Nello schema di contratto di locazione libero "tipo" messo a punto dall'UPPI (Unione Piccoli Proprietari Immobiliari) e riportato sul libro a pagina 31 e 36, per esempio, viene inserita la clausola penale per ritardato rilascio dell'immobile e quella per ritardato pagamento del canone a tutela del proprietario nei confronti di eventuali inquilini morosi. Bene, queste clausole penali andrebbero tassate con 168,00 euro secondo l'Agenzia delle Entrate, ma il libro non ne parla di tale tassazione. Come mai?
Qui sotto puoi vedere cosa ho scritto, a titolo di promemoria, su istruzioni dell'impiegato dello sportello in merito alla clausola penale.
alcune istruzioni promemoria sulla clausola penale che andrebbe pagata entro il 20 del mese e non entro il 30 del mese, pena la sanzione
Nel libro dell'avvocato citato sopra non viene spiegato che la clausola penale è soggetta a tassazione e uno non se lo può certo sognare, se non si va a leggere il Testo Unico sull'Imposta di Registro. Anche l'opuscolo informativo edito dall'Agenzia delle Entrate non dice niente in merito e io mi chiedo se l'applicazione di punto in bianco di tale tassazione sia lecita o sia un "capriccio politico" anti-Brunetta.
All'Agenzia delle Entrate ho chiesto di parlare con il responsabile di area per capirne qualcosa di più. Pare che nemmeno loro ne siano convinti e mi hanno detto che faranno un interpello. Per cui, da come mi hanno spiegato, io posso anche registrare il contratto con la clausola penale e non pagare la tassa aggiuntiva, ma se poi l'interpello dà ragione a loro, rischio di vedermi arrivare a casa la richiesta di pagamento della tassa. L'alternativa è cancellare la clausola penale dal contratto e fare firmare a tutti i contraenti l'approvazione della cancellazione.
Pensa te! Devo chiamare l'inquilino e farlo tornare a firmare, se voglio essere sicuro di non pagare la tassa aggiuntiva. Magari lui è in viaggio per lavoro.
Questa tassazione mai applicata prima (tassa silente) dall'Agenzia delle Entrate la trovo una cosa assurda, perché la clausola penale serve a dare un minimo di tutela al proprietario nei confronti di inquilini senza tanti scrupoli. Perché cancellarla o tassarla, quando molti contratti "tipo" messi a punto dall'Uppi per tutelare i piccoli proprietari di casa la riportano?
Questo per farti capire cosa vuol dire avere a che fare con la burocrazia italiana e con l'Agenzia delle Entrate.
Non è finita qui. L'opuscolo informativo edito dall'Agenzia delle Entrate, uscito il 13 settembre 2007, riporta un esempio di modello F23 precompilato, come puoi vedere nell'immagine sottostante, dove non viene richiesta la tassa fissa.
F23 di esempio precompilato da come riportato sull'opuscolo informativo dell'Agenzia delle Entrate
Ebbene, sull'esempio di quel modello precompilato io sono andato a pagare la tassa di registrazione del contratto in banca. Tornato all' Agenzia delle Entrate, però, non andava ancora bene, perché non avevo pagato la tassa fissa, una loro invenzione, uscita soltanto all'inizio del 2008, solo tre mesi dopo l'uscita dell'opuscolo informativo che è così diventato immediatamente obsoleto. Soldi dei cittadini buttati al vento per non informare o per informare solo parzialmente.
Infatti, per farmi accettare il contratto di locazione dall'Ufficio, ho dovuto pagare la somma di 3,72 euro a titolo di tassa fissa per non so che cosa, naturalmente oltre alla tassa di registrazione del 2% del canone annuo, da come puoi vedere nella immagine sotto riportata.
Capisci in che casini ci troviamo noi proprietari? Ma non solo. Tutta l'Italia ormai è sommersa dalla burocrazia. E tutto questo ha un costo in termini sociali che gli esattori e i politici che la inventano ben presto pagheranno in cielo, perché sulla terra già paghiamo noi.