Impazzire di burocrazia.
Ecco cosa l'aspetta un inquilino che intende chiedere i contributi per la locazione.
Un inquilino ci ha fatto pervenire la lista dei documenti richiesti dal suo Comune |
Hai visto che roba? Manca solo più il visto del parroco. A noi pare tutto
un assurdo. Questa volta tocca all' inquilino trottare se vuole ottenere un po'
di soldi.
Ti rendi conto che la maggior parte dei documenti elencati sono già in
possesso della pubblica amministrazione.
Copia contratto registrato, copia dichiarazione dei redditi, copia documento di
identità, ecc. ecc., tutti documenti già in mano alla pubblica amministrazione.
Noi ci chiediamo se gli Uffici pubblici si parlano. Sono collegati tra di loro?
Ci chiediamo se è così complicato recepire un contratto di locazione
registrato presso l' Ufficio del Registro. La fotocopia di un documento di identità
a che cosa serve visto che gli Uffici anagrafe dei Comuni sono già preposti
a rilasciare documenti e carte di identità.
Non riusciamo a concepire un simile elenco di documenti da produrre se non in
un' ottica di disincentivazione del cittadino dal richiedere il contributo.
Siamo dell'idea che chiedere un contributo, una agevolazione di qualunque tipo,
non debba diventare una corsa a ostacoli per il cittadino. Quest'ultimo ha una
famiglia ed un sacco di crucci a cui pensare e non deve essere disturbato con
la richiesta di copie di documenti già reperibili presso gli uffici pubblici.
Il cittadino deve essere rispettato e non oberato di ulteriori e inutili carichi
di lavoro.