La lettera: controlli impianti termici

05/11/2001.

Mi rivolgo a tutti Voi per avere chiare e precise informazioni sull'argomento: VERIFICHE TECNICHE SU IMPIANTI TERMICI.

FATTO.
Mia madre, vedova di anni 81, il 10.02.1993 (risulta dalla documentazione in possesso), fa installare da tecnici specializzati, nel giardino della propria abitazione (all'esterno), una caldaia per l'impianto termico della propria abitazione posta al piano terra completamente indipendente, senza piani rialzati e con le altre abitazioni distanti più di 10 metri dalla suddetta caldaia. Stipula regolare contratto di manutenzione con una Ditta specializzata ed autorizzata a tali interventi che effettua periodicamente controlli e verifiche tecniche sull''impianto. (si dispone di documentazione, fatture, ecc.)

Il Comune di ****, affida ad una Società, precisamente la "****" di ****, Via *****, tel. ****, Fax. ****, la VERIFICA a campione su tutti gli impianti regolarmente denunciati.

Il 13.07.2001, un Tecnico della ****, tale **** ****, effettua i controlli dell'impianto di cui sopra e alla fine redige un verbale di intervento nel quale, tra le altre cose, scrive testualmente:
"IL CONTROLLO DEL RENDIMENTO DI COMBUSTIONE NON E' EFFETTUABILE PER L'ASSENZA DEL FORO DI PRELIEVO".

Chiedo, al tecnico, cosa comporta tale annotazione e mi risponde:
"NON SI DEVE PREOCCUPARE, QUANDO VERRA' IL SUO TECNICO, FACCIA VEDERE QUESTA NOTA E LE FARA' UN FORO SULLA CANNA FUMARIA A CIRCA 15-20 CM DALLA BASE. NOI DOBBIAMO FARE I PRELIEVI DELLA COMBUSTIONE DA QUEL FORO E NON DALLA ESTREMITA' DELLA CANNA".

Non aggiunge nulla altro e non parla di multe o di diffide.

Preciso che la canna fumaria dell'impianto è di tipo " a gomito" ed è lunga circa 50-55 cm, in quanto essendo posta all'esterno dell'abitazione e lontana da altre abitazioni, non necessita di prolungamenti o innesti a camini, inoltre la caldaia e di tipo a "FLUSSO FORZATO".

In data 20.10.2001, dopo oltre tre mesi dalla verifica, dalla Ditta **** perviene, a mia madre, una normalissima lettera franco-bollata con lire 800, il cui contenuto è questo:

OGGETTO: Verifica dell'impianto termico ai sensi della Legge 10/1991 e DPR 412/93. - Diffida di adeguamento.

A seguito della verifica effettuata in data 13.07.2001 (verbale n. ***) sul generatore di calore a servizio dell'impianto termico sito in ..... alla Via.............. di cui la S.V. è responsabile è stato riscontrato:

_ASSENZA DEL FORO PER IL PRELIEVO DEI PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE.

La situazione di fatto è risultata difforme dal contenuto dell'autodichiarazione del 19.02.2001 da Voi presentata ed in ogni modo l'impianto non rispetta la normativa vigente in materia.
La S.V. è pertanto obbligata, ex art. 21 della Convenzione in oggetto, al versamento della somma di L. 240.000 sul c/c .... da effettuare entro e non oltre 30 gg dal ricevimento della presente.
La diffidiamo a provvedere al ripristino immediato delle normali condizioni di funzionamento e/o eliminazione dei problemi evidenziati e ad inviare a codesta Società, entro 90 gg dalla notifica, la dichiarazione sottostante debitamente compilata.
Distinti saluti.
Il direttore Tecnico
Ing. ***** *****


DOMANDE:

L'impianto in questione è datato 10.02.1993, MENTRE il DPR n. 412, che ha regolamentato la Legge 10/91 è datato 26 Agosto 1993 e nei vari commi dell'art. 5 è sempre detto chiaramente: "Negli impianti termici di nuova installazione............" .

Nell'art. 12 (Entrata in vigore), si legge: "Le disposizioni di cui all'art. 5 .... hanno effetto dal 90 giorno successivo a quello della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale........."

Pertanto chiedo a Voi :

  • L'IMPIANTO IN QUESTIONE, E' TENUTO A RISPETTARE NORME CHE NON ESISTEVANO AL MOMENTO IN CUI VENIVA COSTRUITO E POI INSTALLATO???
  • LE NORMATIVE UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione) e CIG (Comitato Italiano Gas), possono avere validita' RETROATTIVA o addirittura anteriore alla data del DPR n. 412/93???
  • LA EVENTUALE RESPONSABILITA' PER QUESTO "BENEDETTO" FORO MANCANTE E' DEL PROPRIETARIO (nel caso di anni 81, invalida civile al 100%), OPPURE DELL'AZIENDA CON LA QUALE, il proprietario ha STIPULATO REGOLARE CONTRATTO DI MANUTENZIONE???
  • LA MULTA DI LIRE 240.000 E' CONGRUA??? (per un foro mancante)
  • DA CHI E' STABILITA???
  • POSSONO FARE QUESTE COMUNICAZIONI E DIFFIDE CON UNA SEMPLICISSIMA LETTERA???
  • IL PRELIEVO DEI PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE POTEVA ESSERE EFFETTUATO DALLA ESTREMITA' DELLA CORTISSIMA CANNA FUMARIA???
  • L'apertura di un foro laterale sulla canna fumaria di una caldaia tipo a "flusso forzato", così come richiesto dalla Ditta *****, MA NON PREVISTO DAL COSTRUTTORE, puo' pregiudicare il regolare funzionamento di tutto l'impianto???
  • COSA POSSO FARE???
  • A CHI RIVOLGERMI???
  • COSA COMPORTEREBBE L'ADEGUAMENTO A QUANTO RICHIESTO (FORO), SENZA PAGARE LA MULTA???

Ringrazio anticipatamente per la Vostra (spero immediata) risposta.
Distinti saluti.

Abbiamo girato le domande alla ditta in questione, rivolgendo a loro le domande. A tutt'oggi non ci è ancora giunta alcuna risposta. Siccome non siamo tecnici installatori, non le possiamo dire se ha ragione o meno. Confidiamo in un contributo dei visitatori che possono rispondere dalle pagine del nostro forum.