Quando l'inquilino va dal SUNIA
Proprietari, attenti a quello che fate!
Riceviamo diverse email da proprietari
"disperati" che ci chiedono cosa fare: il loro inquilino
è andato dal SUNIA, il sindacato degli inquilini, a far valere le
proprie ragioni.
Il Sunia ha scritto una lettera al proprietario in cui chiede la restituzione
del maltolto e la riconsegna nelle mani dell'inquilino dei soldi pagati in
più da quest'ultimo.
In alcuni casi si tratta di cifre modeste, in altri casi si tratta di vere e proprie
batoste che arrivano anche a 30 o 40 milioni di
lire da restituire.
Il nostro proprietario di casa ha affittatto un alloggio circa 10 anni fa con
un contratto equo canone. Per un errore nel calcolo del canore (calcolo astruso
e macchinoso, una vera vergogna legislativa) è risultato che la pigione
mensile pagata dall'inquilino risultava circa 70.000 lire più alta del
dovuto: 420.000 lire anziché 350.000 lire. Così ora deve restituire
quasi 10.000.000 di lire, accumulati in 10 anni, in un colpo solo.
Quel cravattaro di proprietario!
Affamatore della povera gente, faceva pagare al suo inquilino 420.000 lire
al mese, ma come si permette! Che restituisca subito il maltolto.
Cari proprietari questa è la legge che ci fa fessi !
Per di più il nostro proprietario ha pure registrato
il contratto, denunciando le 420.000 lire e pagandoci le tasse su quella somma.
Chi gliele restituisce al proprietario le tasse pagate in più su 10.000.000
di lire? E non parliamo di quando sono 40 i milioni da restituire. Una vigliaccata
ai danni del proprietario che, credendo di essere nel lecito, se lo ritrova in
quel posto. Un inquilino accetta e paga una pigione, poi dopo dieci e più
anni si fa restituire i soldi. Un comportamento, a nostro avviso, da vigliacchi.
Che bella lezione da parte del SUNIA, il sindacato degli inquilini. Legatelo
al dito! La legge sta dalla loro parte, non ci puoi fare niente. Devi pagare e
restituire il malloppo.
Morale della favola: il nostro proprietario da questi 10 anni di locazione
non ha guadagnato una lira, perché tra le tasse e le spese sostenute per
gli adeguamenti alle normative e via dicendo, più la restituzione del bottino
ci ha pure rimesso. Bilancio in perdita, rosso, sotto zero!
Gli articoli della legge che determinavano l'equo canone, con la 431/98, sono
stati abrogati, ma attenzione che in agguato ci sono altre insidie e contratti
ad equo canone in giro ce ne sono ancora.