Troppe spese nel condominio

In una recente lettera, un condomino proprietario lamenta le eccessive spese (inutili) a cui deve far fronte.

In effetti stiamo assistendo ad una inarrestabile crescita delle spese condominiali (molte delle quali inutili) e vorremmo invitare sia i proprietari che gli amministratori di condominio a meditare su questo problema e a mettersi una mano sulla coscienza.

Le spese di riscaldamento, ascensore, pulizia scale, amministrazione, portineria, manutenzione giardino, corrente elettrica, tasse occupazione suolo pubblico, passi carrai, senza contare le spese di riparazioni straordinarie e quelle di manutenzione ordinaria degli impianti, mettono a dura prova il portafoglio dei condomini proprietari che oramai vedono il condominio come un insaziabile succhiasoldi, un buco nero senza fondo, un subdolo e deleterio strozzino.

C'è da dire che molti proprietari hanno acquistato la casa indebitandosi con banche e finanziarie attraverso mutui e prestiti che comportano un costo ed un interesse da pagare.

Nel nostro forum riceviamo messaggi di condomini ai quali l'amministratore chiede di ripianare il buco lasciato da altri condomini morosi che non ce la fanno più a fronteggiare i continui aumenti delle spese condominiali.

Se da una parte ci sono proprietari che vorrebbero trasformare il proprio condominio in una reggia facendo installare videocitofoni, parabole satellitari, cancello carraio motorizzato, autoclave per l'acqua, tappezzerie e parquet all'ingresso, dall'altra parte ci sono proprietari che preferiscono rinunciare alle migliorie perché oberati da altre spese come il pagamento del mutuo e i figli da mantenere e fare studiare.

Alla fine la maggioranza vince e delibera le migliorie che ritiene più giuste, senza rendersi conto di far fare al condominio il passo più lungo della gamba, con la conseguenza che la minoranza squattrinata si deve adeguare e pagare. Chi non ce la fa resta indietro e accumula debiti, fino al punto di non ritorno. Così, molte famiglie non ce la fanno più, e smettono di pagare le spese anche per un senso di ribellione.

Anche lo Stato dà il suo contributo alle spese inutile con tasse e balzelli. Il regalo del precedente governo di centrosinistra che ha trasformato i condominii in sostituti di imposta, obbligando i proprietari a nuove e costose incombenze burocratiche, lo dimostra. Serve a poco andare incontro ai proprietari con agevolazioni fiscali del 36% e iva al 10% se poi molti proprietari non hanno i soldi per fare le ristrutturazioni. La politica della proroga annuale delle agevolazioni (sempre provvisorie e mai definitive) rischia di aggravare la situazione ancora di più perché sulla spinta emotiva di approfittarne finché ci sono le agevolazioni, molti condomini deliberano lavori allegramente appesantendo i bilanci già disastrati di molte famiglie.

E così succede che chi ha già pagato la propria quota di spese, rischia di dover anticipare anche la quota dei morosi.